mixed media on paper
short story written by my friend Ruggero Tilli
Come
era possibile? Aveva passato una giornata indimenticabile con sua
madre. I capelli, la delicatezza che era nell’aria tocco dopo
tocco, mentre lei guardava fuori dalla finestra e la voce della mamma
alle sue spalle riempiva la stanza parola dopo parola. Non ricordava
i discorsi e neanche riusciva a rivivere uno solo di quei momenti.
Tutto ciò che era rimasto era ancora lì, nella stanza e
nella sua testa.
Come è possibile sentirsi così vicini? Lei capisce tutto di me.
Non fu una decisione difficile da prendere: doveva ucciderla.
Come è possibile sentirsi così vicini? Lei capisce tutto di me.
Non fu una decisione difficile da prendere: doveva ucciderla.
Non
capiva. Li guardava passare e immaginava le carni cadenti e le pelli
anelastiche. Eppure il mio corpo prorompe ogni giorno di più:
è un inno alla sfrontatezza, languido nel celebrare se
stesso.
Il nonno la guardò, ma lei doveva aver fatto in tempo a cancellare la sua mente, perché lui le fece un sorriso pieno di… beh insomma, era il nonno. Lungo la strada di casa lei gli teneva la mano. Quella doveva essere una buona azione. Povero vecchio.
Il nonno la guardò, ma lei doveva aver fatto in tempo a cancellare la sua mente, perché lui le fece un sorriso pieno di… beh insomma, era il nonno. Lungo la strada di casa lei gli teneva la mano. Quella doveva essere una buona azione. Povero vecchio.
Martin
era di certo il più antipatico della scuola. Dell’universo.
E poi era tra quelli che avevano visto il neo di Gwendoline. Degli altri però non le importava. Certo Gwendoline era bella, si truccava già. Se si fosse truccata anche lei…Ma non avrebbe saputo da che parte cominciare; e poi tutti la avrebbero presa in giro. Mai. Doveva esser vera quella storia del neo. A scuola le sembrava non si parlasse d’altro.
E poi era tra quelli che avevano visto il neo di Gwendoline. Degli altri però non le importava. Certo Gwendoline era bella, si truccava già. Se si fosse truccata anche lei…Ma non avrebbe saputo da che parte cominciare; e poi tutti la avrebbero presa in giro. Mai. Doveva esser vera quella storia del neo. A scuola le sembrava non si parlasse d’altro.
How
could it be possible? She spent an unforgettable day with her mother.
Her
hair, the daintness in the air,in every gesture. While she was looking
from the window her mother's voice filled the room, word by word. She
couldn't remember their conversation and either try to recall those
moments. What happened was still left in that room and in her head.
How
could be possible to feel so close to someone? She understands
everything about me.
It
wasn't a difficult decision to make: she had to kill her.
She
couldn't understand. She watched them passing by and she imagined the
decaying flash and the nonelastic skin.
My body
is blossoming day after day, it's an ode to boldness and it's languid
in its own celebration.
Her
granfather take a look at her, but she should have blanked out her
mind on time, because his smile was full of...well he was her grandad
after all...
She
held his hand on the way home. That should be a good deed. Poor old
man.
Martin
was the most annoying boy at school, probabily in the whole Universe.
He was
one of those who have seen Gwendoline's
mole.She didn't care about the other boys.
Gwendoline
was pretty indeed, she already wears make up.If
only she could use make up.... but she really doesn't know where to
start and everybody would make fun of her. Never.That story about the
mole must be true. No
one talks about anything else at school.
bella storia, bell'insieme con il tuo disegno!
ReplyDeleteBrilliant.
ReplyDeleteXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX